IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE. CHI È E COSA FA?

RSPP è l’acronimo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Si tratta di una figura professionale prevista dalla legislazione italiana in materia di sicurezza sul lavoro, il D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008.

La nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è obbligatoria per qualsiasi organizzazione o attività lavorativa, indipendentemente dalle dimensioni delle attività stesse o dal settore in cui queste operano, nel momento in cui siano presenti lavoratori dipendenti.

Nello specifico, l’istituzione del Servizio di Prevenzione e Protezione è disciplinata dall’articolo 31 del D.Lgs. 81/08 ed è richiesta nei seguenti casi:

6. L’istituzione del servizio di prevenzione e protezione all’interno dell’azienda, ovvero dell’unità produttiva, è comunque obbligatoria nei seguenti casi:

  1. nelle aziende industriali di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modificazioni, soggette all’obbligo di notifica o rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo decreto;
  2. nelle centrali termoelettriche;
  3. negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni;
  4. nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;
  5. nelle imprese industriali con oltre 200 lavoratori;
  6. nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;
  7. nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con oltre 50 lavoratori;
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione che assiste ad un cantiere

QUANDO È NECESSARIO NOMINARE UN RSPP?

Possiamo individuare le seguenti situazioni caratteristiche per cui è necessaria la nomina di un RSPP:

  • Presenza di dipendenti: in presenza di almeno un lavoratore dipendente qualsiasi azienda è tenuta a nominare un RSPP. Questo vale per tutte le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni, dal settore in cui operano e dal numero di dipendenti;
  • Presenza di rischi: la nomina dell’RSPP è legata alla necessità di valutare i rischi specifici sul luogo di lavoro. Anche se si prendesse in considerazione un’azienda con un solo lavoratore, se fossero noti rischi per la salute e la sicurezza di quel lavoratore, è necessario procedere alla nomina di un RSPP per gestire tali rischi;

In sostanza, l’obbligo di nominare un RSPP è legato alla presenza di lavoratori dipendenti e alla presenza di rischi associati al lavoro svolto dall’azienda o dall’organizzazione.

La nomina dell’RSPP è fondamentale per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori (attraverso la redazione del Documento di Valutazione dei Rischi) e per assicurare la conformità alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro in Italia.

INTERNO O ESTERNO ALL’AZIENDA?

Il datore di lavoro ha l’obbligo di designare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (tra l’altro, non può delegare questa nomina, come previsto dall’art. 17 del D.Lgs. 81/08). Per la scelta del RSPP ci sono tre possibilità.

Nominare un RSPP Interno

Si tratta quindi di organizzare il Servizio di Prevenzione e Protezione internamente all’azienda (il che è assolutamente obbligatorio, per esempio, nel caso di aziende industriali con oltre 200 lavoratori per strutture del settore estrattivo con oltre 50 lavoratori e per strutture di ricovero e cura con oltre 50 lavoratori).

La nomina di un servizio interno non comporta in questo caso l’obbligo di assumere la persona con incarico di RSPP. È comunque necessario che abbia adeguata conoscenza dell’azienda e sia inserito elle logiche produttive in maniera efficace (v. interpello n. 24/2014)

RSPP Esterno

Il datore di lavoro può incaricare un professionista esterno che lo supporti nelle attività di analisi del rischio e di gestione della sicurezza.

RSPP Datore di Lavoro

Il datore di lavoro può svolgere direttamente i compiti propri del servizio di prevenzione e protezione. I casi in cui è consentito l’RSPP datore di lavoro sono essenzialmente i seguenti:

  • aziende artigiani o industriali fino a 30 lavoratori;
  • aziende agricolo e zootecniche fino a 30 lavoratori;
  • aziende della pesca fino a 20 lavoratori;
  • altre aziende fino a 200 lavoratori.

Ovviamente, per ricoprire l’incarico è necessario che ci siano adeguate capacità e un percorso formativo variabile in funzione del settore di lavoro dell’azienda.

COSA FA L’RSPP?

L’RSPP ha il compito di coordinare e gestire tutte le attività legate alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali all’interno di un’azienda.
La prevenzione è lo strumento principale per la riduzione dei rischi.

Le responsabilità principali dell’RSPP includono:

  • Valutazione dei rischi: identificare e valutare i rischi legati all’ambiente di lavoro e alle attività svolte dai lavoratori dell’azienda;
  • Pianificazione delle misure di prevenzione: una volta rilevati i fattori di rischio, procede con lo sviluppo di un piano di prevenzione che includa tutte le misure utili per ridurre (o eliminare se possibile) i rischi individuati;
  • Formazione: verificare che i dipendenti siano informati e formati, sui rischi presenti nello svolgimento delle attività di lavoro, sulle procedure di sicurezza e in generale sulle misure di prevenzione e protezione adottate;
  • Sorveglianza sanitaria: collaborare con il medico competente alla sorveglianza dei lavoratori, garantendo che siano in grado di svolgere il proprio lavoro in modo sicuro;
  • Monitoraggio: verificare costantemente l’efficacia delle misure di prevenzione applicate e adottare eventuali correzioni o miglioramenti.
  • Rapporti con le autorità: mantenere, quando richiesto, contatti con le autorità competenti in materia di sicurezza sul lavoro e assicurarsi che l’azienda sia in regola con la normativa in materia di sicurezza sul lavoro;
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione che aggiorna la squadra di un cantiere delle procedure da seguire

La figura dell’RSPP è cruciale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e per evitare infortuni e malattie professionali.

Il suo ruolo è multidisciplinare e richiede conoscenze approfondite delle normative in materia di sicurezza, della valutazione dei rischi e delle buone pratiche di prevenzione.


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