COME MODIFICARE UN MACCHINARIO IN USO

Devo modificare un vecchio macchinario. Posso farlo? In che modo? A chi mi devo rivolgere? Quali sono le normative di riferimento?

Ecco le risposte a una delle domande più frequenti nelle aziende di produzione, fornite dall’Ing. Renato Delaini di Dedo Risorse Srl

MODIFICARE UN VECCHIO MACCHINARIO: COME FARE?

Chissà quante volte ti sarà capitato di dover mettere le mani su una vecchia macchina in uso nella tuo officina.

La macchina è usata, ce l’hai lì da anni, non sai neanche di che anno è. È sempre stata lì e basta. Però ti serve. Hai anche provato a guardare in giro se c’è una macchinetta più recente, ma niente da fare, fatte come quella non ne trovi.

E allora decidi di sistemarla tu. Come procedi? Ti basi sulla tua esperienza e più o meno la metti in sesto o fai un lavoro mirato e più accurato?

macchinario vecchio in uso

INQUADRARE IL PROBLEMA

La modifica di vecchie macchine in uso presso aziende del settore metalmeccanico o altre realtà produttive di settori differenti (tessile, plastico, etc.) è una cosa che capita di frequente ormai, sia perché comprare macchine nuove può esporre le aziende a esborsi economici considerevoli (specie se si considerano aziende di piccole o piccolissime dimensioni) sia a causa delle resistenze che si incontrano ogni tanto quando si parla coi datori di lavoro (quella macchina è assolutamente fondamentale per il ciclo produttivo e non ne fanno più così, usarla è l’unica opzione disponibile!) Ovviamente possono esserci mille altre ragioni per decidere di tenere un vecchio macchinario, qui ho messo le più comuni (per la mia esperienza diretta).

Ok. Come si procede allora? Innanzitutto, iniziamo a inquadrare il problema. La prima domanda è: la macchina di cui stiamo parlando è stata messa in funzione prima del 1996, quindi non è marcata CE poiché immessa sul mercato prima del recepimento della direttiva macchine (quella che consideriamo una macchina vecchia), oppure abbiamo a che fare con una macchina dotata di marchio CE, ma comunque datata (magari una macchina dei primi anni 2000)?

A volte abbiamo un po’ di materiale da consultare, a volte abbiamo le targhette sulla macchina ancora visibili, ma più spesso le risposte che arrivano sono misteriose: mah, non so bene… cioè, è vecchiotta, l’ho presa usata un po’ di tempo fa… ma non è che la faccio usare a tutti eh… la uso io e basta…

modifica di un vecchio macchinario morsa

ORIENTARSI NELLA CONFUSIONE

Non resta che procedere con le indagini. A questo punto la domanda successiva potrebbe essere: occorre fare delle modifiche alla macchina? E queste modifiche le realizzi per venderla?

Capita infatti che le aziende con cui ho a che fare siano specializzate nel ritiro e messa a norma di vecchie macchine (di solito però, in questo caso, sono abbastanza preparati anche sulla parte documentale).

Diciamo però che la macchina resta in azienda per fare piccole attività di aggiustaggio: ma no, la uso solo io, mi serve per fare dei lavoretti quando magari c’è da riprendere qualche pezzo, sai, un foro, portare via qualche decimo dal pezzo… quello cose lì

Va bene (non benissimo, il dubbio che la macchina la usi chiunque rimane, ma procediamo). A questo punto la domanda più scottante di tutte: pensi di doverla adeguare alle normative di oggi? Pensi magari di migliorarla per farla diventare più veloce? Per diminuire lo scarto? Vuoi fare delle modifiche anche sostanziali?

All’ipotesi dell’incremento della produttività gli occhi normalmente si illuminano.

Bene, quindi abbiamo una macchina. Di scartoffie neanche l’ombra. So che generalmente all’utilizzatore interessa la macchina, non le carte, ma hanno la loro importanza anche loro (e com’è difficile far passare il concetto…)

Tecnico modifica un vecchio macchinario

QUINDI COSA FACCIAMO?

Ricapitolando, calcoli e disegni di questa macchina non ce sono.

Però la macchina ci serve. La teniamo in azienda, lo scopo non è venderla.

Si può considerare che il rischio sia abbastanza limitato, perché ci giurano che la macchina la usa solo il titolare dell’azienda.

Però il rischio va comunque valutato (in ogni caso, non solo perché fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!).

Partiamo quindi dalla valutazione dei rischi, approfondita e dettagliata. Sulla base dell’analisi del rischio, si stabilisce come gestire la macchina e quali interventi adottare per renderla funzionale e sicura.

Devi valutare i rischi di una macchina che usi nonostante sia vecchiotta e magari pericolosa? Possiamo aiutarti, contattaci.

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